In un momento così particolare e doloroso che ha colpito la Nazione, non è facile parlare di calcio giocato: la Redazione di TuttoSerieD, ha intercettato uno dei protagonisti del Girone A, Michel Cruciani, esperto centrocampista della Lucchese per capire il suo punto di vista in merito a questa situazione: “I primi pensieri vanno sicuramente alle persone che stanno soffrendo. Stando a casa guardi sempre news e il telegiornale. Purtroppo anche se in questo momento la situazione pian piano migliora, ci sono sempre bruttissime notizie. Si pensa sempre alle persone che non ce l’hanno fatta e agli infermieri e ai dottori che stanno dando la loro vita per salvare le persone. Un altro pensiero va anche alla mia compagna che è incinta con la speranza che vada tutto bene”.
RIPRESA – “Tutti quanti vorremmo ripartire, la speranza è quella che domani mattina possa arrivare la chiamata e puoi rimettere gli scarpini e ricominciare a correre perché è il nostro lavoro, la nostra vita e siamo cresciuti con questo mestiere. E se ci togli questa cosa siamo i primi penalizzati. Però ci vuole anche un minimo di buon senso nel capire le cose: ci saranno difficoltà anche in Serie A nell’attuare queste norme e provare a far ripartire il calcio che andrà avanti per due fattori. 1) perché ci sono gli imprenditori che ci mettono i soldi; 2) i tifosi, che sono il motore di ogni squadra: se mancano queste due cose è difficile parlarne. Poi in Serie D è ancor più complicato: è difficile trovare stadi, in quanto si va a giocare in campi dove gli spogliatoi sono piccoli, dove la sanità non c’è e tantissime cose non sono a norma. Non credo che ci siano le possibilità di poter ricominciare nel nostro campionato. Allo stesso tempo ci vorrebbe da tante persone: che siano direttori o presidenti, nel parlare in maniera corretta. Si leggono tante situazioni, in merito ai mancati pagamenti degli stipendi anche da ottobre o da dicembre, quindi se ne approfittano di questa situazione. Dovrebbero prima pensare a mettere questo a posto con i calciatori, anche perchè noi con questo ci viviamo: la famiglia, i mutui… e poi dopo si può parlare di calcio. Spero che la gente ragioni prima di parlare. Per il campionato, se non dovesse riprendere, e si opterebbe per la cristallizzazione delle classifiche, innanzitutto stiamo parlando di una pandemia… e poi cosa è giusto? Chi è primo (non perché lo siamo noi, chi mi conosce sa che sono fatto così), e ha un merito è giusto che salga. Non vedo altre soluzioni, anche perché mettere tutti d’accordo è impossibile, partiranno cause e ci saranno conseguenze in qualsiasi modo. Ringraziando Dio, sono in una società seria: è normale che anche loro in questo momento sono fermi, ma ci hanno rassicurato e non ci saranno problemi sui pagamenti. Ne sono certo”.
STIPENDI – “Serve un accordo tra le parti: sono contento che alcuni miei compagni, nonostante questa situazione, stanno prendendo gli stipendi e questo mi fa piacere. Bisogna sicuramente elogiare queste società, allo stesso tempo bisognerebbe andare incontro ad altri club per cercare di perdere meno società possibili, evitando l’iscrizione al campionato per esempio. Modi ce ne sono, però in ogni caso le stesse, devono garantire un tot di stipendi e questo sarebbe giusto nei nostri confronti, perché senza di noi non ci sarebbe calcio. Deve prevalere il buon senso, come ad esempio da parte che so che posso rinunciare a qualcosa ma allo stesso tempo dalla società a venirmi incontro. E soprattutto accetteremo qualsiasi decisione prenda la Federazione”.
STAGIONE – “Per quello che è successo (prematura scomparsa della figlia), il primo pensiero è stato di smettere. Non posso andare avanti, dicevo, ma grazie alla mia compagna e al mio lavoro, riuscivo a non pensare e quell’ora e mezza di allenamento mi portava via dalla realtà, a sfogarmi e togliermi questi brutti pensieri. Mi fa piacere che possa essere di esempio a qualcuno, però credo che sia l’unico modo per andare avanti, perché perdere una parte importante della tua vita non è semplice. Io credo in qualcosa e sono sicuro che lei mi sta guardando da lassù e mi sta dando tanta forza. Ringraziando Iddio questa cosa è combaciata con un gran campionato, poi dopo un inizio così-così, ci siamo ripresi alla grande e abbiamo conquistato il primo posto. Ho fatto forse una delle migliori annate, e probabilmente ho avuto una spinta in più… questo non lo so. Nella sfortuna sono stato fortunato nel trovare questa forza. Se dovessimo vincere il campionato, sarà il mio regalo per lei, ma anche per la mia compagna che mi è stata vicina e mi darà la gioia di diventare nuovamente papà. In ogni caso, ringrazio e sono orgoglioso di far parte di questa società che è composta da persone vere e spero di rimanere a lungo… e se loro vorranno anche chiudere la carriera qui. Non può essere l’unica soluzione, rigiocare per riprendere i soldi”.
MESSAGGIO – “Ai tifosi, mi auguro di ritrovarli prima possibile, ma non solo nel calcio, con la speranza di riprenderci la vita in mano. Sarebbe bello festeggiare qualcosa di importante. Mi auguro che si possa cambiare, anche nel mondo dei dilettanti, perché non lo siamo e questo è un lavoro vero e proprio. Sarebbe giusto tutelare questa Serie D, facendo delle nuove regole che si avvicinino il più possibile al professionismo”.
Ringraziamo Michel Cruciani e l’ufficio stampa della Lucchese per la disponibilità e cordialità mostrata ai nostri microfoni.